Genova, Paola e il figlio disperso: “Dormo vicino alle macerie finché non lo trovano”

Aggiornamento delle 15.20 da Il Messaggero: “Anche l’ultimo dei dispersi è stato trovato. I vigili del fuoco sono riusciti a individuare il corpo di Mirko Vicini, il dipendente dell’Amiu (Azienda dell’ambiente del Comune di Genova) schiacciato con il suo furgone da uno dei piloni del ponte Morandi crollati.” – Leggi anche: Genova, trovato il corpo di Mirko Vicini: la mamma è sempre rimasta tra le macerie

Paola non vuole andarsene. Da martedì mattina è ai piedi del viadotto crollato a Genova, giorno e notte, aspetta qualche notizia. Sotto le macerie c’è suo figlio, Mirko Vicini, 30 anni: è l’unico ancora disperso.

“Io di qui non mi muovo finché non lo trovano”, dice da quattro giorni. Se ne sta in un angolo a piangere e a guardare il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco.

Poco prima del crollo, Mirko si trovava proprio sotto il ponte, stava per iniziare il turno di lavoro all’isola ecologica dell’Amiu, la Municipallizata dei rifiuti, dove si smaltisce tutto quello che non va a finire nei cassonetti. Il corpo del collega, Bruno Casagrande, è stato ritrovato, ma di Mirko ancora nessuna traccia.

I dirigenti dell’Amiu hanno offerto a Paola un posto letto nella palazzina dello stabile dove suo figlio passava prima di entrare in servizio.

 

Genova, Paola e il figlio disperso: "Dormo vicino alle macerie finché non lo trovano"

 

Per due giorni ha dormito lì, poi si è trasferita dall’altra parte del fiume, dove la Croce Rossa ha messo a disposizione una roulotte solo per lei.

Tutti hanno provato a convincerla a tornare a casa, che si trova a pochi passi dal luogo dell crollo, per riposarsi qualche ora. Ma lei non vuole sentire ragioni, non c’è luogo che si possa dire casa se non c’è Mirko (tgcom24)