Si chiama Luigi Fiorillo ed è l’autista del camion della catena di supermercati genovese Basko che è diventato il simbolo della strage del ponte di Genova.
Il suo mezzo pesante si è fermato qualche metro prima del crollo e lui si è salvato per miracolo: “Stavo tornando da una consegna sulla riviera di Ponente”, racconta Ernesto De Franceschi su Leggo, “procedevo adagio perché la visibilità era ridotta, poi è crollato tutto: non ricordo bene, sono rimasto stupito e spaventato. Sono sceso dal camion, l’ho lasciato acceso, con la marcia innestata e sono corso via per paura che crollasse tutto”
Poi aggiunge, sempre davanti a quel camion che guida quotidianamente lungo le strade della Liguria: “Ho sempre avuto paura a passare su quel ponte, vibrava sempre. L’ho percorso centinaia di volte”.
Di quella maledetta mattinata, ricorda: “Pioveva fortissimo, sempre più forte mentre mi avvicinavo a Genova. Andavo piano per mantenere la distanza di sicurezza, questo mi ha salvato, se fossi andato più veloce sarei finito giù nel burrone.
Ho visto il ponte andare giù davanti a me e sono sceso: ho iniziato a correre all’indietro. Ero preoccupato di lasciare il camion col motore acceso e pensavo che crollasse tutto: quel camion è la mia seconda casa. Sono stato fortunato. Chiamatelo miracolo, forse un angelo custode, visto che io sono credente, era lì e mi ha salvato”.