Sarebbero stati in procinto di fuggire con la stessa auto usata per lʼassalto. Intanto prosegue la caccia agli altri componenti della banda: tra loro anche un italiano.
“La notizia mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità nel rientrare a casa. Adesso davvero non vedo l’ora”.
Tre persone, racconta tgcom24, sono state arrestate per la rapina in villa avvenuta nella notte tra sabato e domenica a Lanciano (Chieti).
Arrestati tre romeni. Secondo gli inquirenti, sarebbero stati in procinto di fuggire con la stessa auto usata per l’assalto nell’abitazione del chirurgo Carlo Martelli
e della moglie Niva Bazzan, a cui i malviventi hanno tagliato un lobo dell’orecchio.
“Desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l’ha sempre caratterizzata”, ha riferito la vittima, Martelli, dall’ospedale.
La svolta nelle indagini si è avuta con la testimonianza di un uomo vittima della banda nei mesi scorsi. Il commerciante Domenico Iezzi, a cui è stato tagliato un dito
L’operazione congiunta di carabinieri e polizia , grande dispiegamento di uomini intorno a un palazzo di corso Roma, nel centro della cittadina.
Cerchio stretto intorno al quarto uomo, un altro romeno, e non un italiano come inizialmente ipotizzato, che potrebbe essere il capo della banda.
“Se me li dovessero far vedere in faccia, forse potrei riconoscerli” – ha riferito Iezzi –
Mentre era lì a gonfiarmi di botte pieno di sangue uno di loro ha alzato leggermente il passamontagna, e mi ha urlato di non guardarlo: non so – conclude – forse, ce la potrei fare. Fatemi vedere qualche foto”.