Bulgaria, giornalista uccisa: la polizia ha arrestato un sospetto

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La polizia bulgara ha arrestato un sospetto in relazione all’omicidio della giornalista Viktoria Marinova, il cui corpo è stato ritrovato nel parco della sua città natale, Ruse, quattro giorni fa. Lo ha rivelato all’agenzia Reuters una fonte governativa vicina alle indagini. “Possiamo dire che c’è un sospetto detenuto”, ha detto la fonte senza entrare nei dettagli.

Il premier Borissov alla piazza: “La cattura dell’assassino è questione di ore, abbiamo il suo DNA” La Bulgaria intanto è scesa in piazza per rendere omaggio alla giornalista. Veglie e cortei si sono tenuti questo lunedì in diverse città, per chiedere la verità sull’omicidio della Marinova, uccisa pochi giorni fa dopo aver dedicato una trasmissione a un presunto abuso di fondi europei nel suo Paese.

Alle pressioni della piazza, il premier bulgaro Boyko Borissov ha replicato annunciando che la cattura del responsabile è ormai “questione di ore” perché gli investigatori dispongono di tracce del suo DNA. Il Ministro degli interni Mladin Marinov ha detto che al momento non si esclude nessuna pista, dal maniaco sessuale all’omicidio premeditato. “Non abbastanza famosa, da non lasciar dubbi sul movente: Viktoria Marinova era l’obiettivo ideale”. “Scherzando, dicevo che la Bulgaria non è come la Russia – dice ai microfoni di euronews il giornalista Ivo Indjev – . Che qui non si uccidono i giornalisti. Ci si limita a farli tacere. Ecco invece che succede anche da noi “.

Se c’è chi parla di omicidio per colpire la stampa, secondo la polizia la scomparsa di alcuni oggetti personali della donna potrebbe lasciar pensare a un furto finito in tragedia. ” Era un obiettivo ideale, perché non era molto nota come giornalista investigativa – dice un’altra donna in piazza -. Resterà quindi sempre il dubbio, che sia stata uccisa per un motivo estraneo al suo lavoro “. I dubbi sul movente restano, i fatti pure: la Bulgaria fanalino di coda della UE per libertà di stampa L’ultimo rapporto di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa colloca la Bulgaria all’ultimo posto nell’Unione Europea e al 111° al mondo , su 180 paesi recensiti.

Come ricorda in un Tweet il segretario generale di Reporters Senza Frontiere, Christophe Deloire, Viktoria Marinova è la terza giornalista uccisa in Europa, dall’assassinio della reporter maltese Daphne Caruana Galizia. In Slovacchia, a febbraio era poi stato ucciso il giornalista Jan Kuciak, che indagava su presunte frodi e corruzione negli ambienti politici del suo paese.