Il suo ultimo gesto l’altra notte è stato un abbraccio ai genitori, che ha voluto stringere nonostante le mancassero ormai le forze. Poi il cuore di Martina Gaia Tartaglia si è fermato per sempre, nonostante avesse soltanto ventun’anni e, davanti, una vita fatta di sogni, caparbia e determinata qual era. Proprio due anni fa, invece, era iniziato il calvario di questa dolce ragazza che chi la conosceva descrive come solare e simpatica e che ha sempre affrontato la malattia con dignità e maturità.
In chiesa una folla di persone: tantissimi giovani, i moltissimi amici, ma anche rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il questore: il papà di Martina è il comandante della polizia stradale di Seriate. Proprio alcuni agenti hanno portato il feretro in chiesa nella commozione generale. Numerosi anche i rappresentanti dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato.
“Martina è stata una battagliera, anche nell’affrontare la malattia e pensando non a se stessa ma sempre alle persone che gli stavano accanto – ha detto nell’omelia don Ilario Tiraboschi, cappellano della Polizia di Stato -. Questa é solo una delle dimostrazioni della sua bontà d’animo”. E aggiunto: “Quando una persona ha continuamente attorno a sè persone e affetti significa che riempie la vita delle persone cosi come faceva Martina”