Roma – C’è anche un carabiniere ferito nel bilancio della notte di follia a Trastevere dopo il match tra Lazio e Eintracht Francoforte. Il militare di pattuglia ordinaria nella zona ha provato a fermare la cinquantina di giovani ultrà incappucciati e armati di spranghe e bastoni che tra le 23,30 e la mezzanotte e trenta hanno seminato il panico nel rione scatenando la caccia al tedesco. Un copione già scritto all’andata in Germania quando, a parti inverse, erano stati i tedeschi a tendere agguati ai tifosi laziali con le loro famiglie nei ristoranti. L’altra notte è arrivata, con tutta probabilità, la risposta. Non poteva passare liscio, d’altronde, l’affronto che una tifoseria straniera potesse avere sfilato impunita e spavalda sotto il Colosseo. Di qui il raid. In un video si vede il carabiniere, che impugna la pistola, indietreggiare mentre gli aggressori, ultrà della Lazio, avanzano, gli lanciano di tutto, un oggetto, forse una bottiglia lo colpisce alla testa; gli tirano contro persino un cassonetto incendiato e lo insultano.
Il militare resta ferito. Così anche due tifosi tedeschi e un giovane studente americano della John Cabot University che proprio ieri sarebbe dovuto tornare a casa. Invece è finito in ospedale. Sono stati sorpresi davanti alla pizzeria Da Ivo in via di San Francesco a Ripa, mentre al MamaSì camerieri e clienti si sono chiusi dentro, abbassando le saracinesche «mentre fuori quelli bussavano alle serrande, distruggevano vetri delle auto, due americane si sono riparate qui dentro terrorizzate, non apriremo più quando ci sono altre partite», dicono i commercianti. Le incursioni si sono ripetute in piazza San Calisto e viale di San Cosimato.