Carola Rackete: “Sollevata dalla decisione del giudice. Commossa dalla solidarietà”

“Sono sollevata dalla decisione del Giudice che considero una grande vittoria della solidarietà verso tutti i migranti, contro la criminalizzazione di chi vuole aiutarli. Sono commossa dalla solidarietà di tante persone. È stato un lavoro di squadra”.

Così sul profilo Twitter Carola Rackete, dopo che il gip di Agrigento Alessandra Vella non ha convalidato l’arresto.

Il magistrato agrigentino ha escluso la resistenza e violenza a nave da guerra, ritenendo sia stato giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere” quello di salvare vite umane in mare.

“Forse è il caso che emigro in Australia ad occuparmi di albatros”, ha poi scherzato la ragazza tedesca con la portavoce della Sea Watch. La ong tedesca adesso ha steso una cortina di protezione intorno alla comandante della nave tornata libera ieri sera.

“Carola è in Italia, ma non è detto che ci resti nei prossimi giorni. Per lei abbiamo dovuto fare un piano di evacuazione per proteggerla dalla stampa, non per nasconderla, ma per consentirle di avere del tempo per risposare” hanno spiegato a repubblica.it

“Dalla giustizia mi aspettavo pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani, evidentemente sbagliavo” così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato la decisione del gip.

“Rispediamo subito in Germania la ricca fuorilegge, l’Italia non è una colonia”. Il prefetto di Agrigento ha già disposto un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera che dovrà essere convalidato dall’autorità giudiziaria.

“Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della guardia di finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”, avverte Salvini, aggiungendo: “Tornerà nella sua Germania, dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi. L’Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia”. “La pacchia – conclude Salvini – è finita”.

Apa/Int5 / ASKANEWS