Migranti minorenni non accompagnati anche di 12 anni continuano a essere vittime di abusi, detenzioni e respingimenti illegali verso l’Italia, da parte della polizia francese, una volta superata la frontiera di Ventimiglia.
È la denuncia contenuta nel rapporto del Giugno 2018 di Oxfam “Se questa è Europa”.
La condizione raccontata è quella dei migranti che ogni giorno tentano di attraversare la frontiera italo-francese “1 su 4 è un minore che cerca di ricongiungersi con familiari o conoscenti in Francia, Inghilterra, Svezia o Germania, a cui troppo spesso viene negata protezione e il diritto di chiedere asilo previsto dalle norme europee”
Nel rapporto, spiega l’Avvenire, si legge che l’intervento ormai di prassi della polizia francese comporta, prima ancora del respingimento in Italia, in violazione delle norme europee e francesi, il fermo dei minori, spesso la loro registrazione come maggiorenni, la falsificazione delle dichiarazioni sulla loro volontà di tornare indietro, la loro detenzione senza acqua, cibo o coperte, senza la possibilità di poter parlare con un tutore legale.
Niente male per chi ad ogni occasione da lezioni di morale sull’accoglienza.
“I ragazzi – continua l’Avvenire – raccontano anche di essere stati vittime di riprovevoli abusi verbali o fisici: il taglio delle suole delle scarpe, il furto di carte Sim. In molti vengono costretti a tornare fino a Ventimiglia a piedi, lungo una strada priva di marciapiede: una giovanissima donna eritrea è stata costretta a farlo sotto il sole cocente, portando in braccio il suo bambino nato da soli 40 giorni”
In Italia invece, si legge nel rapporto, permangono gravi disfunzioni nella tutela dei diritti dei minori all’interno dei centri di accoglienza: molti non vengono iscritti a scuola, come prevede la legge, o non ricevono informazioni sulle possibilità di richiedere asilo o ricongiungersi legalmente con la propria famiglia in altri paesi europei.
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