Una fine tragica, le cui ragioni non trovano risposta tra i colleghi, in lacrime, che raccontano di un uomo appassionato del suo lavoro, sempre allegro e positivo, generoso con i colleghi. Divideva il suo tempo tra la famiglia, l’Arma e la bicicletta, la sua grande passione.
Abitava ormai da alcuni anni con la famiglia a Riotorto, dove viene descritto come un uomo tranquillo e riservato. Faceva parte dell’Unione ciclistica Riotorto, ma spesso usciva in bici con pochi amici per fare un giro sulle strade della Val di Cornia.
La notizia si è diffusa nel tardo pomeriggio, e ha lasciato nel dramma non solo i suoi familiari, ma tutti i colleghi, che hanno parlato letteralmente di un fulmine a ciel sereno. Nessuno sa immaginarsi le ragioni del suo gesto, nessuno era a conoscenza di particolari malumori o sofferenze psicologiche. Un’indagine cercherà di chiarire i fatti.
Nella casa del maresciallo sono arrivati molti colleghi, sconvolti da una notizia a cui nessuno voleva credere.