Il governo M5s-Pd, come è noto, ha confermato nella Nota di aggiornamento al Def la finestra triennale per la quota 100, l’anticipo pensionistico introdotto dal governo M5s-Lega in via sperimentale per il trienno 2019-2021 per chi ha almeno 62 anni di età e 38 di contributi versati. Ma cosa succederà alla scadenza della misura, fissata per la fine del 2021?
Il governo attuale non intende rinnovare quota 100 sulle pensioni: addio all’anticipo pensionistico dal 2022, quindi. Lo ha detto a chiare lettere il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervistato a Piazza Pulita su La7: “Quota 100 fortunatamente andrà ad esaurimento e noi di certo non la rinnoveremo. Magari faremo qualche manutenzione. Comunque non l’avrei mai fatta”
Pensioni, Gualtieri è stato chiaro: “Non rinnoveremo quota 100”
Questo, ha spiegato Gualtieri, “non vuol dire che non ci sia un problema pensionistico: la Fornero era tutt’altro che perfetta come riforma ma concentrare una massa così alta di risorse in una misura che riguarda un bacino relativamente ridotto di persone rispetto ad un paese che non ha risorse illimitate sicuramente non è stata una scelta felice”.