Poteva essere una vera strage quella provocata dallo schianto del volo della compagnia kazaka low cost Bek Air su una zona residenziale vicino ad Almaty, da dove era partito con a bordo 98 persone diretto a Nursultan (ex Astana): il bilancio provvisorio dell’incidente aereo, che ha coinvolto un Fokker-100, parlava di almeno 15 morti e oltre 60 feriti, di cui una dozzina in gravi condizioni. Tra i feriti risultano anche nove bambini. I numeri sono poi stati aggiornati a ribasso e le vittime al momento sono 12.
Ancora da chiarire le cause dell’accaduto, ma nella tragedia c’è stato un elemento di fortuna: il comitato per l’Aviazione civile kazaka ha fatto sapere che il velivolo “ha perso quota poco dopo il decollo”, nelle prime ore del mattino, e si è schiantato nel villaggio di Almerek prima su “un muro di cinta” e poi su un condominio di due piani, vuoto perché ancora in costruzione. Nello schianto il mezzo si è spaccato in due, ma i serbatoi del carburante non sono esplosi e anche questo ha contribuito a salvare molte vite.
Le autorità non hanno ancora ipotizzato le cause della tragedia e per ora hanno risposto ordinando la sospensione di tutti i Fokker-100, modello che non viene più prodotto, finché non saranno terminate le indagini. La Fokker è una casa di produzione olandese fallita nel 1996. La Bek Air ha espresso le sue “condoglianze per la tragedia” e invitato ad “aspettare informazioni ufficiali dai servizi che lavorano sulla scena”.(AGI)