Il soggetto interessato, un uomo di 30-40 anni alloggiato da solo in una stanza, era stato nel frattempo trasferito e posto in isolamento all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani per ulteriori accertamenti.
Prima vittima straniera del coronavirus. E’ un 60enne americano deceduto in un ospedale di Wuhan. La conferma è arrivata dall’ambasciata statunitense a Pechino.
Sempre a Wuhan c’è anche la morte sospetta di un giapponese, potrebbe trattarsi sempre di coronavirus.
Nove italiani saranno evacuati da Wuhan a bordo di un aereo britannico, arriveranno domani.
Il numero delle vittime sale a 725, con i contagiati che sfiorano i 35.000. 5 nuovi casi confermati in Francia; altri tre casi sulla nave da crociera all’ancora in Giappone, a bordo della quale ci sono anche 35 italiani.
“Sta bene” il connazionale ricoverato allo Spallanzani. Hong Kong intanto impone la quarantena per chi entra. Convocata per il 13 febbraio a Bruxelles una riunione dei ministri della Salute Ue.
Un italiano contagiato
Il primo italiano contagiato dal nuovo coronavirus è un ragazzo reggiano, originario di Luzzara.
La conferma arriva dal sindaco del paese, Andrea Costa. “Era in Cina per motivi di svago e da lì è stato direttamente rimpatriato con tutte le misure precauzionali del caso.
Al momento si trova in isolamento allo Spallanzani di Roma“, scrive Costa su Facebook.
Il paziente “è in buone condizioni generali”, spiega l’ultimo bollettino medico dello Spallanzani.
“Presenta lieve febbricola e lieve iperemia congiuntivale. Il quadro clinico e quello radiologico polmonare sono negativi. Il paziente inizierà in giornata la terapia antivirale”.
“Anche se non si può escludere del tutto – dice il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza – è molto improbabile che l’italiano risultato positivo al coronavirus possa avere trasmesso l’infezione a qualcun altro dei 55 italiani rientrati, come lui, dalla città cinese di Wuhan”.
LE PRIME PAROLE DELLA VITTIMA ITALIANA DEL VIRUS
“Sto bene, mi sento tranquillo. Al momento non ho nessun disagio particolare”. Sono le parole, secondo quanto appreso dall’ANSA, riferite agli altri italiani in quarantena dal giovane di 29 anni ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma