Per fare pesto, salsa di noci, trofie e pansoti in tempo di Coronavirus, i dipendenti dello storico Pastificio Novella di Sori a marzo e aprile riceveranno uno stipendio più alto e l’azienda ha donato 50 mila euro all’ospedale San Martino.
Succede a Genova. A darne notizia è l’ANSA. “A tutti noi è chiesto di continuare a lavorare in condizioni difficili, di emergenza, dobbiamo e vogliamo andare avanti per senso di responsabilità, abbiamo chiesto ai dipendenti di seguire questa strada e quindi abbiamo deciso per l’aumento di stipendio”.
Lo ha spiegato Sofia Cavassa, responsabile della comunicazione e esponente della quarta generazione dell’azienda nata nel 1903 come bottega e oggi impresa con 100 dipendenti che produce pasta fresca, a partire dalle tipiche trofie che un tempo venivano fatte esclusivamente a mano, coinvolgendo le donne di Sori e dei paesi vicini, fino a quando negli anni Settanta una dei titolari inventò e brevettò la macchina per produrle.
Aumento tra il 20 e il 30%
Con l’emergenza Novella ha adottato misure di sicurezza e ha allungato il ciclo di produzione a 24 ore: “comporta un aumento dei costi ma consente di dimezzare le persone in azienda” spiega ancora Sofia Cavassa.
Inoltre è stata attivata una assicurazione aziendale che prevede, ad esempio, un sostegno alle spese di baby sitting.
Misure di appoggio, anche se il fatturato con l’emergenza inizia a calare a causa di ristoranti chiusi e grossisti orientati a comprare prodotti a scadenza più lunga.