Coronavirus, coppia ferma i vigili e chiede aiuto: “A digiuno da giorni, abbiamo perso il lavoro”

Una bella storia di solidarietà a Capua, grosso comune in provincia di Caserta, raccontata dal quotidiano Today.it.

In via Palasciano i due agenti della polizia municipale Giovanni Dallorto e Salvatore Rapido Ragozzino hanno incontrato due cittadini nigeriani, un uomo e una donna regolararmente residenti a Capua. La coppia con ampi gesti aveva cercato di attirare la loro attenzione.

I vigili urbani hanno chiesto ai due quale fosse il problema: “Siamo a digiuno da giorni – hanno risposto i due africani – abbiamo perso il lavoro e non possiamo comprare da mangiare”.

Gli agenti hanno quindi invitato i due a recarsi a un centro di accoglienza situato non lontano. Un’ora più tardi la coppia di nigeriani è stata nuovamente notata in via Napoli.

“Non era possibile entrae al centro accoglienza”, si sono giustificati.

Dopo le verifiche di rito i due vigili urbani hanno appurato che le cose stavano proprio così. A quel punto ci hanno pensato loro, mossi da spirito di solidarietà. Hanno invitato la coppia ad entrare in un esercizio commerciale e ad acquistare i beni di prima necessità di cui avevano bisogno. Da parte degli uomini del comando guidato da Carlo Ventriglia un gesto di grande solidarietà per le persone più fragili.

 

Nelle stesse ore, un appello, questa volta in provincia di Parma, è stato lanciato da parte di una famiglia bisognosa, con quattro figli

Aiutateci, non sappiamo come comprarci da mangiare. Vivo con i miei quattro bambini, il più grande ha 4 anni, all’interno di un monolocale da 40 metri quadrati e pago 700 euro di affitto”. Questo l’appello lanciato giorni fa su ParmaToday da una ragazza di 26 anni.

“In tempi in cui bisogna rimanere all’interno della propria abitazione – spiegava la 26enne – per noi la situazione si è aggravata. Mio marito ha perso il lavoro a gennaio, non ne ha subito trovato un altro. Con l’emergenza coronavirus, poi, non è stato possibile, per lui, continuare a cercarlo”.

A poche ore dalla pubblicazione dell’articolo in tanti si sono già fatti avanti per aiutare la famiglia della 26enne.