Coronavirus, parla Filippo Facci: “Uscirò di casa in spregio al governo”

Come il suo solito, il noto giornalista Filippo Facci pubblicato sul quotidiano Libero in data 12 aprile afferma che dal giorno di oggi, Martedì 14 inizierà a uscire di casa “liberamente e sfacciatamente”

Di seguito, l’annuncio di Filippo Facci

IO ESCO. E COSI SIA (Modesto annuncio di un uomo libero)

Io da martedì uscirò liberamente e sfacciatamente per le strade del mio Paese, e lo farò in spregio a un governo indegno e cialtrone che si illude di poter giocare a tempo indeterminato con le mie libertà individuali e con il mio diritto di parola e di espressione.

Voglio chiarire una cosa: io non ho il coronavirus, non chiedetemi come lo so, ma lo so. Io continuerò a mettere guanti e mascherine e rispetterò le distanze come tutti i cittadini devono fare, e come dovranno fare ancora per molto tempo.

Ma non mi farò mettere «app» sul telefono che equivalgono al braccialetto dei carcerati o alla dittatura cinese, non mi farò spiare da un drone, anzi, se ne vedrò uno lo abbatterò con la fionda.

Io non ho affollato e non affollerò autostrade e raccordi come gli idioti ufficialmente ligi alle regole che si sono spostati per Pasqua e Pasquetta ma col giustificativo il tasca, magari perché devono andare proprio in quella farmacia di Sabaudia o in quell’ipermercato di Courmayeur. Io continuerò a rispettare le forze dell’ordine per cui ho una deferenza quasi maniacale, patirò le conseguenze delle mie azioni quali che siano, ripeto, quali che siano: ma non canterò canzoni al balcone come un esibizionista deficiente e non appenderò bandiere in genere buone per quando la nazionale vince mezza partita, anzi, appenderò una gigantografia della nota dell’Agicom del 19 marzo in cui si intima di «contrastare la diffusione in rete sui social media di informazioni relative al coronavirus false o non corrette, o comunque diffuse da fonti non scientificamente accreditate».

Che è la ciliegina finale sulla dittatura: quali sarebbero le «fonti scientificamente accreditate»? Ma se non ci capiscono un cazzo neanche al governo: è tutto in mano a cosiddetti esperti del tutto privi di una guida politica, magari ecco, una fonte accreditata dovrebbe essere il belga Gunter Pauli, l’amico di Grillo che è diventato consulente del Giuseppe Conte e che ha dichiarato che grazie al coronavirus la terra torna finalmente a respirare.

Abbiamo giornali che fanno disinformazione ogni giorno – è un fatto – ma che devono avere il diritto di farla, se credono; abbiamo un governo che procede a decreti legge che poi partoriscono infiniti altri decreti amministrativi poi corretti e ricorretti (col Parlamento che ogni volta sta a guardare, in attesa di votare ciò che poi potrebbe anche non votare, invalidando tutto) e abbiamo pure i medici che non possono parlare alla stampa senza l’autorizzazione delle autorità sanitarie: in sostanza può parlare solo il governo, magari insultando l’opposizione e prendendo pure dei granchi colossali come l’altro giorno. E non facciamo polemiche, mi raccomando, sennò siamo degli irresponsabili: l’unica voce che dovremmo ascoltare, insomma, è quella di un avvocato digiuno di politica, mai eletto, e di un ex concorrente del Grande Fratello. Beh, col cazzo.