Nove arresti per la devastazione dell’ospedale dei Pellegrini dello scorso 1 marzo.
È l’ultimo blitz messo a segno dalla Dda di Napoli nelle indagini legate alla morte del rapinatore 15enne Ugo Russo, ucciso in via Generale Orsini per mano di un carabiniere.
Questa mattina sono state spiccate nove misure cautelari a carico dei facinorosi che saccheggiarono l’ospedale dei Pellegrini subito dopo la notizia della morte del ragazzo. Tra i destinatari anche alcuni parenti (non i genitori) del minorenne ucciso.
Lo scorso 9 marzo – spiega teleclubitalia – i carabinieri avevano già fermato due giovani per un altro atto criminale successivo alla morte di Ugo: i colpi di pistola esplosi contro la caserma Pastrengo, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli.
Furono fermati un 22enne e un 23enne, cugino di Ugo Russo, figlio della sorella del padre, Vincenzo. Per loro l’accusa di detenzione di armi da fuoco, violenza privata e danneggiamento (in questo caso esplodendo i colpi di pistola), con l’aggravante del metodo mafioso .