Fermato il figlio per accertamenti. L’omicidio in via Ribet: i carabinieri non escludono alcuna pista
Ha dato l’allarme telefonando alla sorella, poi è fuggito di casa dove i carabinieri hanno trovato il padre morto.
Ucciso da due coltellate, l’arma del delitto nel lavandino della cucina.
E’ mistero a Torino per l’omicidio di un 68enne.
Il figlio è stato rintracciato dopo due ore. Soffre di disturbi psichici e si trova ora negli uffici dell’Arma, dove gli investigatori lo stanno interrogando con il magistrato di turno.
Il delitto si è consumato nel quartiere San Salvario, dove la vittima viveva col figlio.
Quando i militari sono arrivati, nel tardo pomeriggio, per l’uomo non c’era nulla da fare. Immediate sono scattate le ricerche del figlio, che ha alcuni problemi mentali. La sua fuga è stata breve: fermato sul ponte Vittorio Emanuele I era in stato confusionale ed è stato subito portato in caserma.
Il suo racconto sarà fondamentale per stabilire quello che è accaduto in quell’appartamento.
Sul posto sono intervenuti anche i militari dell’Arma della sezione investigazioni scientifiche e il medico legale.
Le indagini, condotte dal Comando provinciale, al momento non escludono nessuna ipotesi.
fonte: Repubblica.it