Analoghi studi sono iniziati anche in altri Paesi come il Regno Unito. Secondo un articolo di ‘Business Insider’, l’idea di usare i cani per fiutare il Covid-19 è partito dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine (Lshtm) e dalla Durham University.
«Non sappiamo ancora se il Covid-19 abbia un odore specifico, ma sappiamo che altre malattie respiratorie cambiano il nostro odore corporeo, quindi c’è una possibilità che lo faccia anche il coronavirus. E se lo fa, i cani saranno in grado di rilevarlo. Questo nuovo strumento diagnostico potrebbe rivoluzionare la nostra risposta al Covid-19», ha affermato il professor James Logan, capo del dipartimento di controllo delle malattie presso l’Lshtm.
Se fosse dimostrata l’efficacia – secondo gli esperti – il cane fiuta coronavirus potrebbe rivoluzionare gli strumenti di rivelazione e risolvere il problema della mancanza di tamponi. ‘A regime’, infatti, i cani sarebbero in grado di effettuare 750 test su persone all’ora.
fonte: Leggo