L’attenzione degli inquirenti resta comunque focalizzata su Russo, un personaggio chiave dell’inchiesta per essere il collegamento, vero o presunto, tra Romeo e Tiziano Renzi (“hanno abusato del mio cognome”, ha detto ieri il padre dell’ex premier ai magistrati) e altri personaggi. I suoi difensori, prima di metterlo di fronte ai pm, aspettano di esaminare tutte le carte.
Russo è indagato in concorso con Romeo, Tiziano Renzi e Italo Bocchino, ‘facilitatore’ di Romeo, per ‘traffico di influenze illecite’: stando al capo di incolpazione, avrebbe agito al fine di agevolare Romeo per ottenere appalti dalla Consip utilizzando le proprie relazioni (di cui, scrivono i pm, vi è prova diretta) e le relazioni di Tiziano Renzi, con cui avrebbe “agito in concerto”. Russo, secondo i pm, sarebbe stato destinatario di somme di denaro nell’ambito di questa attività di relazioni: in un’informativa dei carabinieri si cita un’intercettazione in cui Romeo manifesta l’intenzione di versare 100.000 euro l’anno a Russo, attraverso contratti di consulenza. Soldi che Russo avrebbe proposto gli venissero versati a Dubai, mentre l’imprenditore campano avrebbe optato per Londra.
Roma, 5 marzo 2017